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Riscaldamento a bassa temperatura

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In una società in cui diventa sempre più importante attenzionare l’energia, è fondamentale anche mantenere la giusta temperatura nei propri ambienti, sia per limitare i consumi che, cosa importante, per inquinare in proporzioni minori. 

radiatore in bassa temperatura

La casa è il luogo in cui una persona svolge la stragrande maggioranza delle attività quotidiane e, per questo motivo, è importante monitorare e mantenere costante la temperatura: essa andrà ad influire sull’umore, la salute e la qualità del sonno.

L’organismo umano, non a caso, possiede un sistema interno noto come termoregolazione, il quale permette di mantenere costante la temperatura del corpo a 37°. Proprio per questo motivo, l’organismo molto spesso fa fatica ad abituarsi ad eventuali sbalzi di temperatura. 

Pertanto, la temperatura ideale di un ambiente interno dovrebbe oscillare tra i 18° e i 22°, evitando un clima troppo differente da quello esterno. Per questa ragione è importante sapere che:

  • Durante l’inverno è ideale mantenere un buon grado di umidità 
  • Durante l’estate è necessario che l’ambiente sia ben deumidificato. 

In questo breve articolo vediamo quindi come funziona il riscaldamento a bassa temperatura e come attuarlo con i giusti radiatori per mantenere a livelli costanti il clima in tutti gli ambienti.

Riscaldamento a bassa temperatura: cos’è e come funziona

I radiatori a bassa temperatura sono un tipo di radiatore per il controllo del livello termico, in radiatore basso consumogrado di arrivare alla temperatura massima di 50°. Questo permette dunque di favorire l’ambiente e l’impatto economico sulla persona. 

Installare un impianto di questo genere è quindi una buona scelta per qualsiasi edificio, ma siamo sicuri di conoscere tutte le caratteristiche di un impianto a raffreddamento con basse temperature?

Le differenze tra i due tipi di radiatore, ovvero quello tradizionale e quello a bassa temperatura, stanno principalmente nella temperatura che raggiunge l’acqua:

  • Il radiatore tradizionale arriva a picchi di 70° o 90°;
  • Il radiatore a bassa temperatura lavora benissimo a cifre basse, improntando i consumi sul risparmio e raggiungendo al massimo i 50°.

Altra differenza che caratterizza i radiatori a bassa temperatura sta nella dimensione dell’impianto e nei materiali impiegati

Il radiatore a bassa temperatura è molto più grande di quello classico, e deve essere combinato con uno dei sistemi di riscaldamento qui elencati:

  • Una pompa di calore;
  • Una caldaia a condensazione (gas);
  • Una caldaia a bassa temperatura;
  • Un sistema di riscaldamento solare.

I materiali tra cui scegliere per la produzione di un radiatore a bassa temperatura sono principalmente 3: 

  • Ghisa: l’inerzia di questo materiale è molto alta e quindi è di grande vantaggio per i radiatori di questo tipo. L’unica “pecca” è che l’aumento della temperatura si ha molto lentamente, generando quindi uno scompenso tra la fase di temperatura ottimale ed il tempo impiegato per ottenerla. Tende ad aumentare leggermente la spesa;
  • Alluminio: l’alluminio riscalderà la stanza molto facilmente, visto e considerato che contiene meno acqua dei normali radiatori. Questo materiale, oltre ad un risparmio energetico consistente, consente di avere il minor impatto possibile sull’ambiente;

Acciaio: i radiatori di questo genere permettono di ottenere una temperatura elevata molto velocemente. Inoltre, l’acciaio permette di creare un sistema di calore anche per il pavimento, riuscendo a raggiungere una temperatura minima di 20° e massima di 45°.

I vantaggi e gli svantaggi dei radiatori in bassa temperatura

I vantaggi di un radiatore a bassa temperatura sono, generalmente:

  • Il calore propagato da un radiatore a bassa temperatura è più confortevole rispetto ai soliti radiatori moderni;
  • Si ha un grosso risparmio economico;
  • Grazie a questa nuova tipologia di radiatori si ha la possibilità di ottenere un’aria sana nel proprio ambiente e, soprattutto, raggiungere una temperatura omogenea per tutto l’immobile.

Gli svantaggi di un radiatore a bassa temperatura sono:

  • Le dimensioni: si tratta di impianti nettamente più grandi rispetto a quelli tradizionali, e per questo più difficili da installare;
  • Il prezzo è più alto: questo dipende anche dal materiale che si va a scegliere. Si ha un range generale che va dai 100 ai 2.500€, ovviamente per i modelli più sofisticati;
  • Come già detto precedentemente, questo nuovo tipo di radiatore può essere installato solo con alcuni sistemi di riscaldamento e questo, purtroppo, limita le possibilità dei clienti.

Come risparmiare con i termosifoni

La domanda ”come faccio a risparmiare“, di questi tempi, è sulla bocca di tutti soprattutto per via del rincaro delle bollette. Come si fa a risparmiare d’inverno?

come risparmiare sul riscaldamento

Inizialmente potrebbe sembrare difficile, ma è solo questione di introdurre nuove abitudini: in questo modo sarà possibile risparmiare anche nelle stagioni più fredde.

Abitudini che, proprio per agevolare i consumatori più generali, riguardano soprattutto i termosifoni.

Come prima cosa, sarebbe ottimale mantenere nella propria abitazione una temperatura di circa 20°, gradazione ideale per il mantenimento coerente del corpo umano. Un ottimo investimento potrebbe essere quello di acquistare un termostato intelligente, in grado di regolare e tenere d’occhio le temperature anche tramite Wi-Fi.

Di seguito lasciamo qualche consiglio per risparmiare energia impiegando i termosifoni ed i caloriferi:

  • Monitoraggio: per quanto riguarda i caloriferi, è importante monitorare il loro costante apporto per una funzione ottimale. Nei termosifoni, infatti, si possono creare delle bolle d’aria che vanno ad ostacolare il sistema di riscaldamento, andando quindi a comprometterlo e pesare sulla bolletta;
  • Non coprire i termosifoni: coprire anche solo una piccola superficie del termosifone ne impedisce il giusto processo di riscaldamento. Questa praticamente, solitamente, viene eseguita nel tentativo di asciugare panni e vestiti: niente di più errato;
  • Pannelli isolanti: una soluzione semplice è quella di utilizzare dei pannelli isolanti, in modo da impedire al calore di disperdersi e quindi di rimanere più tempo in casa.
Vuoi saperne di più? Approfondisci leggendo il nostro contenuto sugli impianti di riscaldamento.

Cogenerazione e riscaldamento a basse temperature

La cogenerazione, o produzione combinata di calore ed energia (CHP, Combined Heat and Power), è un processo altamente efficiente che genera elettricità e calore utilizzabile simultaneamente. Nel corso di questo processo, la maggior parte dell’energia che normalmente si perderebbe come calore viene recuperata e utilizzata, per esempio, per il riscaldamento di edifici o per la produzione di acqua calda.

Il riscaldamento a bassa temperatura, d’altra parte, si riferisce a sistemi di riscaldamento che operano a temperature di fluido termovettore (acqua di riscaldamento) significativamente più basse rispetto ai sistemi tradizionali. Questi sistemi sono particolarmente efficienti quando utilizzati con riscaldamento a pavimento o con radiatori di grande superficie progettati per lavorare a temperature basse.

La relazione tra la cogenerazione e il riscaldamento a bassa temperatura può essere intesa in termini di efficienza energetica. I sistemi di cogenerazione producono calore come prodotto “secondario” durante la generazione di elettricità. Questo calore può essere utilizzato per alimentare un sistema di riscaldamento a bassa temperatura, aumentando l’efficienza complessiva del sistema energetico.

La combinazione di questi due approcci può quindi offrire un modo altamente efficiente per generare sia elettricità che calore, riducendo allo stesso tempo le emissioni di gas serra. Tuttavia, è importante notare che l’efficienza di un tale sistema dipende da molti fattori, tra cui la progettazione del sistema, la domanda di calore e di elettricità e il clima locale.

 
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