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Fotovoltaici con accumulo

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Con l’intera Europa in procinto di attraversare una vera crisi energetica, le famiglie di tutto il continente (così come anche le aziende) si stanno ritrovando in particolare difficoltà, soprattutto nel fronteggiare i sempre più alti costi dell’energia e delle bollette. Sono tantissime le soluzioni moderne che permettono di risparmiare, e la più famosa è indubbiamente il fotovoltaico.


Un impianto fotovoltaico ad accumulo produce energia elettrica sfruttando l’accumulo (per l’appunto) dell’energia solare che viene catturata durante il giorno.

Questo permette all’utente di generare la cosiddetta “energia pulita”, e trarre particolare vantaggio economico su quella che sarà la bolletta successiva. Ma come funziona esattamente un impianto di questo genere? Chi è l’esperto in grado di preventivare l’installazione di questo moderno sistema di risparmio?

In questo articolo scopriamo insieme tutto quello che bisogna sapere sul fotovoltaico, insieme a qualche piccola curiosità sul suo funzionamento.

Come funzionano i fotovoltaici con accumulo

L’impianto fotovoltaico con funzione di accumulo è dunque un metodo intelligente e versatile per produrre energia pulita e risparmiare in bolletta. Si tratta di un vero impianto tecnico, che va dunque richiesto a professionisti competenti ed installato da tecnici che conoscono bene il proprio lavoro.

come funziona l'accumulo fotovoltaico Come funziona l’accumulo fotovoltaico?

 

Gli accumulatori dei pannelli fotovoltaici che vengono installati, dunque, accumulano energia attraverso l’assorbimento dell’irraggiamento solare, attraverso un lavoro di coppia che viene svolto prima dagli accumulatori stessi e poi dagli inverter. Gli inverter sono degli apparati connessi alla rete in grado di tradurre un flusso energetico continuo in ingresso in una corrente alternata in uscita.

L’energia (prodotta su base di autoconsumo) viene dunque distribuita all’impianto elettrico della casa, alimentando elettrodomestici, luci e simili.

La funzione di accumulo tuttavia potrebbe, in determinati casi, generare una plusvalenza energetica, che non può quindi essere consumata appieno dall’impianto abitativo. Per evitare tale dispersione, gli impianti sono spesso corredati di batterie di accumulo, dove l’energia viene stipata in attesa di essere consumata.

Questa è una funzione decisamente interessante, che permette di sfruttare l’energia prodotta dall’impianto anche durante la notte. Si tratta di una soluzione ottimale, in quanto durante le ore di buio l’impianto non produce alcun tipo di energia.

Tutto ciò ottimizza i costi in bolletta e le spese, oltre a contribuire alla generazione di energia pulita e, soprattutto, rinnovabile. Quando, tuttavia, le batterie raggiungono la loro capienza massima, l’energia prodotta dal fotovoltaico viene dispersa nella rete, attraverso il meccanismo di scambio sul posto.

Proprio per questo motivo, è necessario compiere un’analisi attenta delle necessità del locale o della proprietà che dovrà essere alimentata, in modo da richiedere un preventivo successivo conoscendo tutte le statistiche di alimentazione della propria casa.

Pannelli solari con accumulo: i vantaggi dell’impianto

vantaggio del fotovoltaico

Scegliere di installare un impianto fotovoltaico con accumulo, in ogni caso, non comporta solo dei vantaggi sul lato del risparmio e della produzione energetica. Secondo decine di statistiche condotte su un campione di consumatori squisitamente Italiano, l’impianto non lavora mai in maniera fissa, ma piuttosto permette di produrre e consumare energia in maniera dinamica.

I vantaggi conseguenti sono:

  • Il lavoro effettuato dai pannelli durante la giornata non viene mai sprecato;
  • Si è in grado di accumulare fino al 100% dell’energia prodotta;
  • L’accumulo permette di sfruttare energia solare anche di notte;
  • Si riducono le spese per l’energia;
  • Si contribuisce all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico.

Bisogna anche dire, comunque, che tutti questi vantaggi sarebbero inutili senza l’ottimizzazione del sistema di accumulo, che lavora direttamente e durante tutte e 4 le fasi della giornata elettrica comune. Non a caso, gli Italiani tendono a consumare maggiormente durante le ore soleggiate del giorno e questo, per chi possiede un impianto fotovoltaico con accumulo, può essere solo un grande vantaggio.

Ma come funziona esattamente l’accumulo?

Fotovoltaici con accumulo: Le 2 tipologie

Prima di analizzare insieme come funziona l’accumulo diretto nelle sue 4 fasi, bisogna innanzitutto comprendere quelle che sono le tipologie di accumulo nell’impianto fotovoltaico. Abbiamo sì parlato di batterie, in grado di accumulare l’energia che viene prodotta in eccedenza, ma esiste anche un’altra soluzione.

inverter fotovoltaico

Le soluzioni di accumulo sono, sostanzialmente, due:

 

  • Accumulo attraverso pacco batterie: soluzione già nota, consiste nel raccogliere l’energia che viene prodotta in eccesso rispetto al fabbisogno tecnico dell’impianto all’interno di una batteria. L’energia si accumula all’interno del modulo, e rimane a completa disposizione dello stabile nel momento in cui è possibile smaltirla;
  • Accumulo attraverso inverter: come citato all’inizio dell’articolo, svolge un ruolo chiave anche l’accumulo attraverso inverter. In questo caso, il sistema di accumulazione dell’energia viene incorporato all’interno dell’inverter stesso. Questo crea un impatto minimo, che riduce i consumi.

Il ciclo di accumulo energetico

La produzione di energia elettrica attraverso l’accumulo segue dunque un processo in fasi, che si potrebbero identificare nelle 4 principali fasi di consumo energetico nella giornata tipo di una casa comune. Parliamo dunque di momenti precisi, all’interno dei quali il fotovoltaico con accumulo svolge una funzione peculiare.

Un impianto di questo genere segue dunque un allineamento dinamico, come segue:

  1. Fase del mattino: l’energia che viene prodotta dall’impianto viene direttamente impiegata nei processi elettrici dell’immobile. La maggior parte di energia viene dunque consumata rapidamente, mentre la parte in eccesso viene accumulata in parte nelle batterie;

     

  2. Fase pomeridiana: nelle ore in cui il sole comincia a calare, l’impianto di accumulo è generalmente carico ed alla massima potenza. Questo gli permette di cominciare a diffondere l’energia accumulata all’interno dell’impianto elettrico della casa, alimentandola;

     

  3. Fase serale: l’energia si consuma lentamente all’interno dell’impianto domestico, andando a fornire energia a luci, elettrodomestici e simili. L’impianto fotovoltaico, non ricevendo più alcuna risorsa di energia solare, non produce più energia;
  4. Fase notturna: durante la notte, l’impianto di accumulo si scarica completamente. Nel momento in cui, l’energia accumulata non fosse più sufficiente ad alimentare la casa, allora si tornerebbe a consumare energia dall’impianto tradizionale locale.

Conclusioni

Come abbiamo potuto constatare, dunque, un impianto fotovoltaico con accumulo è un sistema di approvvigionamento energetico in grado di cambiare completamente la vita degli utenti. Richiedere un preventivo in base alle proprie esigenze è dunque un primo, ma fondamentale, passo verso l’indipendenza energetica.

Pronti a combattere la dispersione energetica dei prossimi anni?

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