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Cogenerazione

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Immergetevi con me nel vasto e intricato mondo dei sistemi energetici, tra termodinamica e ingegneria, per scoprire cos’è la cogenerazione e come funziona l’impianto di cogenerazione. Immaginate un colosso che sfrutta l’energia per produrre non uno, ma due tipi di output – un gigante multitasking. Come? Accendiamo insieme la luce della conoscenza ma prima ancora scopriamo alcuni sinonimi di questo termine.

Sinonimo di cogenerazione

La cogenerazione è anche nota con diversi altri termini o espressioni, come:

  1. Produzione combinata di calore ed energia elettrica (CHP, dall’inglese Combined Heat and Power)
  2. Generazione simultanea di energia elettrica e termica
  3. Produzione combinata di energia
  4. Generazione distribuita di energia (quando la cogenerazione è implementata in piccola scala o vicino al punto di utilizzo)
  5. Generazione di energia on-site
  6. Generazione di energia integrata

Questi termini sono spesso usati in modo intercambiabile con “cogenerazione”, anche se alcuni potrebbero avere delle sfumature leggermente diverse a seconda del contesto.

Vantaggi della cogenerazione 

Gli impianti di cogenerazione, che producono simultaneamente energia elettrica integrata utilizzando lo stesso combustibile, presentano una serie di vantaggi significativi:

  1. Efficienza energetica: Gli impianti di cogenerazione sfruttano il calore prodotto durante la generazione di energia on-site  e calore che, in una centrale elettrica tradizionale, verrebbe sprecato. Questo consente di ottenere un’efficienza energetica molto più elevata, spesso superiore al 70-80%, rispetto a impianti separati di generazione di calore ed energia.

  2. Riduzione delle emissioni: Grazie alla maggiore efficienza energetica, gli impianti di cogenerazione producono meno emissioni di gas serra per unità di energia prodotta rispetto ai sistemi tradizionali. Questo aiuta a mitigare i cambiamenti climatici. 

  3. Risparmio economico: Poiché un unico impianto di generazione di energia integrata, ci possono essere risparmi significativi in termini di costi di capitale e operativi. Inoltre, l’energia on-site in eccesso può essere venduta alla rete, generando ulteriori entrate.

  4. Affidabilità: Gli impianti di cogenerazione possono operare indipendentemente dalla rete elettrica, fornendo un’importante fonte di energia di backup in caso di interruzioni della rete.

  5. Versatilità: Gli impianti di cogenerazione possono utilizzare una vasta gamma di combustibili, compresi gas naturale, biomassa, carbone e petrolio.

  6. Decentralizzazione energetica: Grazie alla possibilità di essere installati in prossimità del punto di utilizzo, gli impianti di cogenerazione contribuiscono alla decentralizzazione della produzione energetica, riducendo le perdite di trasmissione e migliorando la sicurezza energetica.

  7. Riduzione della pressione sulla rete elettrica: Gli impianti di cogenerazione possono ridurre la pressione sulla rete elettrica, in particolare durante i picchi di domanda, contribuendo a stabilizzare la rete.

  8. Risparmio di risorse naturali: L’alta efficienza della cogenerazione significa che per produrre la stessa quantità di energia vengono utilizzate meno risorse naturali, contribuendo a preservare queste risorse per le generazioni future.

FAQ sulla cogenerazione

La cogenerazione ad alto rendimento è una particolare tipologia di impianto di cogenerazione che si caratterizza per un’efficienza energetica particolarmente elevata.

Per essere classificati come tali, questi impianti devono soddisfare alcuni criteri precisi stabiliti a livello europeo. Secondo la Direttiva 2012/27/UE dell’Unione Europea, un impianto di cogenerazione può essere definito ad alto rendimento se rispetta determinate soglie di efficienza, che vengono calcolate in base alla quantità di energia primaria risparmiata grazie al processo di cogenerazione.

In particolare, l’efficienza di un impianto di cogenerazione viene calcolata sommando il rendimento nella produzione di elettricità e quello nella produzione di energia termica. La soglia minima di efficienza per la classificazione come cogenerazione ad alto rendimento varia in base alla potenza dell’impianto e può arrivare fino all’80-85%.

La cogenerazione ad alto rendimento permette quindi di ottenere un miglioramento significativo nell’uso dell’energia, grazie alla combinazione simultanea di produzione di energia, e rappresenta un’opzione energetica particolarmente efficace per ridurre i consumi e le emissioni di gas serra.

L’impianto di cogenerazione, noto anche come impianto di produzione combinata, è un sistema energetico progettato per produrre contemporaneamente energia elettrica on-site. L’energia elettrica è ciò che alimenta i nostri dispositivi, mentre l’energia termica (calore) può essere utilizzata per il riscaldamento o, in alcuni processi industriali, per produrre vapore. Un impianto di cogenerazione è quindi una macchina produttiva che simboleggia la massima efficienza, poiché sfrutta al meglio il combustibile generando sia elettricità che calore.

La produzione combinata di energia on-site rappresenta l’essenza stessa della cogenerazione. In un unico processo, infatti, si ottengono sia energia elettrica che termica. Questo metodo di produzione dell’energia è efficiente, poiché minimizza la perdita di energia che normalmente si verifica quando queste due forme di energia sono prodotte separatamente.

  • Cogenerazione a biomassaCogenerazione a biomassa: Questi impianti utilizzano combustibili di origine biologica – come legno, residui agricoli o biodegradabili – per produrre energia on-site . Hanno il vantaggio di essere sostenibili dal punto di vista ambientale e di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.
  • Cogenerazione a gas: I cogeneratori a gas, spesso alimentati a gas naturale, sono tra i più diffusi, soprattutto nelle industrie. Utilizzano un motore o una turbina a gas per produrre energia elettrica, mentre il calore prodotto durante la combustione viene recuperato per produrre energia termica.
  • Cogenerazione a biogas: Questi impianti utilizzano il biogas, un gas prodotto dalla fermentazione anaerobica di materiale organico, come combustibile. Il biogas, oltre a essere una fonte di energia rinnovabile, consente di smaltire in modo efficace e utile i rifiuti organici.
  • Cogenerazione a idrogeno con celle a combustibile: Questi impianti utilizzano l’idrogeno come combustibile in celle a combustibile, producendo energia elettrica integrata attraverso un processo elettrochimico. Questi impianti sono estremamente efficienti e producono basse emissioni, ma la produzione di idrogeno puro rappresenta ancora una sfida dal punto di vista tecnologico e economico.

Ciascuna di queste tipologie ha i propri vantaggi e limiti e la scelta tra una e l’altra dipenderà dalle specifiche esigenze energetiche, dalla disponibilità del combustibile e dalle condizioni economiche e normative.

Un impianto di cogenerazione funziona come una centrale elettrica e una caldaia allo stesso tempo. Per comprendere meglio, immaginate un motore a combustione interna. Questo motore brucia un combustibile (come il gas naturale) per produrre energia meccanica, che viene poi convertita in elettricità. Durante questo processo, viene prodotto anche calore. In un normale motore, questo calore verrebbe disperso nell’aria. In un impianto di cogenerazione, invece, il calore viene catturato e utilizzato, rendendo l’impianto più efficiente.

Pertanto, la cogenerazione è la produzione integrata di elettricità e calore utilizzando un unico combustibile. Il calore, che altrimenti verrebbe disperso, viene invece recuperato e utilizzato, per esempio, per produrre acqua calda, vapore o refrigerazione.

La cogenerazione e la trigenerazione sono due approcci energetici efficienti che riguardano la produzione di energia da una singola fonte di combustibile. Entrambi i processi permettono di ridurre lo spreco di energia e di aumentare l’efficienza complessiva dell’impianto, ma differiscono nella quantità e nel tipo di energia che producono.

Cogenerazione: Come abbiamo discusso precedentemente, la cogenerazione, anche nota come produzione combinata di calore ed elettricità (CHP, Combined Heat and Power), è un processo mediante il quale si producono contemporaneamente energia elettrica integrata da un unico impianto e da una singola fonte di combustibile. L’energia termica, che in un normale impianto di produzione di energia elettrica sarebbe sprecata, viene recuperata e utilizzata, ad esempio, per il riscaldamento o la produzione di acqua calda. Questo processo permette un miglior utilizzo del combustibile, migliorando l’efficienza energetica complessiva dell’impianto.

Trigenerazione: La trigenerazione, o produzione integrata di calore, freddo ed elettricità (CCHP, Combined Cooling, Heat and Power), va un passo oltre la cogenerazione. Oltre a produrre energia elettrica e termica, un impianto di trigenerazione produce anche energia frigorifera utilizzando l’energia termica prodotta. Questa energia frigorifera può essere utilizzata per raffreddare edifici o processi industriali. La trigenerazione permette quindi un ulteriore aumento dell’efficienza energetica, rendendo possibile l’utilizzo di un’ancora maggiore percentuale dell’energia del combustibile.

In conclusione, sia la cogenerazione che la trigenerazione offrono un modo più efficiente ed ecologico di produrre energia, contribuendo alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra. La scelta tra l’uno o l’altro metodo dipenderà dalle specifiche esigenze energetiche del contesto in cui verranno utilizzati.

La cogenerazione è conveniente quando vi è una costante e continua necessità di sia energia elettrica che termica. Gli impianti industriali, gli ospedali e i grandi edifici residenziali o commerciali sono esempi di luoghi in cui la cogenerazione può essere particolarmente vantaggiosa. Inoltre, l’adozione di un impianto di cogenerazione può portare a un significativo risparmio di energia e a un calo delle emissioni di gas serra, contribuendo quindi alla sostenibilità ambientale della produzione di energia.

Questi impianti di cogenerazione, pertanto, possono rappresentare una valida alternativa alla tradizionale produzione di energia elettrica. Con un unico impianto, infatti, è possibile produrre contemporaneamente energia elettrica ed energia termica, con un notevole risparmio di combustibile e con un minor impatto ambientale.

Il costo di un impianto di cogenerazione varia in base a numerosi fattori, tra cui la potenza dell’impianto, il tipo di combustibile utilizzato, e la complessità dell’installazione. In generale, gli impianti di cogenerazione richiedono un investimento iniziale significativo. Tuttavia, grazie al risparmio di energia e alla possibilità di vendere l’elettricità in eccesso, l’investimento può essere recuperato nel tempo.

È importante, quindi, considerare non solo il costo iniziale, ma anche i benefici economici a lungo termine. Un impianto di cogenerazione può infatti contribuire a ridurre i costi energetici, offrendo un ritorno sull’investimento in un periodo relativamente breve.

Cogenerazione domesticaParlando di cogenerazione ad uso domestico, ci riferiamo a un’unità di cogenerazione che è abbastanza piccola da essere utilizzata in una casa o in un piccolo edificio commerciale. Questi impianti possono avere dimensioni variabili, ma in generale producono meno di 50 kW di elettricità.

Questi impianti di piccola cogenerazione sono progettati per essere efficienti, affidabili e silenziosi, e possono essere una soluzione ideale per le case che hanno un alto consumo di energia elettrica e termica. L’installazione di un impianto  può comportare un notevole risparmio energetico e una riduzione delle emissioni di gas serra.

La micro-cogenerazione, rappresenta una soluzione sempre più diffusa per l’approvvigionamento di energia nelle abitazioni private. Questi impianti di dimensioni ridotte sono progettati per fornire sia energia termica (per riscaldamento e acqua calda) sia energia elettrica, direttamente all’interno della casa.

La cogenerazione di tipo domestico può essere realizzata con diverse tecnologie, tra cui motori a combustione interna, turbine a gas, motori Stirling e celle a combustibile. Solitamente, questi impianti vengono alimentati con gas naturale, ma esistono anche soluzioni che utilizzano biomassa o altri combustibili rinnovabili.

Gli impianti offrono numerosi vantaggi:

  1. Efficienza energetica: Grazie alla produzione integratadi energia elettrica e termica, la cogenerazione domestica permette un utilizzo più efficiente dell’energia primaria, con un risparmio rispetto alla produzione separata di elettricità e calore.
  2. Riduzione delle emissioni: L’alta efficienza energetica si traduce in una riduzione delle emissioni di gas serra rispetto ai tradizionali metodi di produzione energetica.
  3. Indipendenza energetica: Un impianto di cogenerazione domestica può ridurre la dipendenza dalla rete elettrica e dai fornitori di energia, e in alcuni casi può permettere di vendere l’energia elettrica in eccesso alla rete.

Ovviamente, l’installazione di un impianto richiede un investimento iniziale e comporta dei costi di gestione e manutenzione. Inoltre, la sua convenienza dipende da vari fattori, tra cui i consumi energetici della casa, la disponibilità e il costo del combustibile, e le condizioni climatiche della zona. È quindi importante fare una valutazione accurata prima di optare per questa soluzione.

Il costo di un impianto di cogenerazione per kW può variare notevolmente, a seconda di vari fattori come la dimensione dell’impianto, il tipo di tecnologia utilizzata, il costo del combustibile, ecc. Tuttavia, in media, si può stimare che il costo per kW di un impianto di cogenerazione varia da qualche centinaio a qualche migliaio di euro.

È importante sottolineare che, nonostante l’investimento iniziale possa sembrare elevato, gli impianti di cogenerazione permettono di ottenere un risparmio energetico significativo. Questo risparmio può consentire di recuperare l’investimento iniziale in un periodo di tempo relativamente breve, rendendo la cogenerazione una soluzione energetica conveniente e sostenibile.

impianto di cogenerazione industrialeLa cogenerazione industriale rappresenta una soluzione altamente efficiente per gli impianti di produzione su larga scala. L’energia termica generata durante la produzione di energia elettrica può essere utilizzata direttamente nel processo produttivo, come ad esempio nel riscaldamento delle acque di processo, nella produzione di vapore per usi industriali, o nell’asciugatura dei prodotti.

Inoltre, la cogenerazione industriale permette un notevole risparmio economico e una riduzione delle emissioni di CO2, grazie alla maggiore efficienza rispetto ai sistemi di produzione di energia separati. I settori industriali che più spesso ricorrono alla cogenerazione sono l’industria chimica, cartaria, alimentare, tessile e la produzione di energia elettrica.

Cogeneratore a metanoIl cogeneratore a metano è una delle forme più comuni di cogenerazione. Il metano è un combustibile fossile molto efficiente che, bruciato in un motore a combustione interna o in una turbina a gas, produce sia energia elettrica che termica. I cogeneratori a metano sono molto diffusi sia a livello industriale che residenziale, grazie alla loro alta efficienza e alla disponibilità del combustibile.

L’energia termica prodotta può essere utilizzata per riscaldare acqua o aria, oppure può essere trasformata in refrigerazione o in energia meccanica attraverso cicli termici appropriati. Questa flessibilità li rende ideali per molteplici applicazioni, sia in ambito industriale che domestico.

La quantità di energia prodotta da un cogeneratore dipende da vari fattori, come la dimensione dell’impianto, il tipo di combustibile utilizzato e l’efficienza del sistema. Generalmente, un impianto di cogenerazione può coprire dai 10 ai 90% del fabbisogno energetico di un edificio o di un’industria, a seconda della sua dimensione e della quantità di energia richiesta.

Ad esempio, un piccolo cogeneratore domestico può produrre abbastanza energia elettrica e termica per soddisfare le esigenze di una singola casa, mentre un grande impianto industriale può produrre energia sufficiente per alimentare interi complessi produttivi.

Il termine micro cogeneratori si riferisce a sistemi di cogenerazione di piccole dimensioni, ideali per l’uso in singoli edifici o piccoli complessi. Questi impianti sono particolarmente efficienti quando il calore prodotto può essere utilizzato direttamente in loco, ad esempio per il riscaldamento dell’edificio o per la produzione di acqua calda sanitaria.

Anche i micro cogeneratori possono funzionare con diversi tipi di combustibili, tra cui il gas naturale, il biogas o l’olio combustibile. Grazie alla loro dimensione ridotta e alla flessibilità di utilizzo, i micro cogeneratori rappresentano una soluzione sempre più popolare per aumentare l’efficienza energetica delle abitazioni e ridurre l’impatto ambientale.

In conclusione, gli impianti di cogenerazione offrono un approccio altamente efficiente alla produzione di energia, permettendo un significativo risparmio di risorse e una riduzione delle emissioni di gas serra. Grazie alla loro versatilità, possono essere utilizzati in un’ampia varietà di contesti, da quelli industriali a quelli residenziali, offrendo soluzioni adatte a diverse esigenze energetiche.

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