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Come realizzare un impianto domotico

come realizzare un impianto domotico

Fino a qualche anno fa nei film futuristici era possibile accendere le luci con la voce o con un semplice battito di mani, oppure impartire ordini vocali alla casa che eseguiva automaticamente. Oggi tutto questo è realtà e si chiama casa domotica, detta anche casa smart o casa intelligente.

Perché intelligente? Perché è in grado di recepire gli ordini, che possono essere inviati in qualsiasi modo anche da remoto, e si adatta automaticamente ai cambiamenti circostanti. Ci sono ad esempio le tapparelle smart che si chiudono in automatico se dovesse piovere o che si aprono per far entrare la luce del sole e riscaldare naturalmente gli ambienti, senza alcun intervento dell’uomo.

Scopriamo come realizzare un impianto di domotica e quali sono gli aspetti che bisogna considerare.

Come realizzare un impianto domotico trasformando l’ impianto elettrico

come progettare un impianto domotico

Prima di addentrarci nella domotica, è opportuno capire che differenze ci sono tra un impianto elettrico tradizionale e uno domotico.

Un impianto domotico va progettato sull’infrastruttura degli impianti tradizionali ma, a differenza di quanto si possa pensare, non si sostituisce ma si affianca ad esso rendendolo più flessibile e funzionale.

La differenza principale tra un impianto elettrico tradizionale e uno domotico è la separazione tra linea di comando e linea di attuazione.

In un impianto tradizionale il comando inviato per accendere una luce e lo stesso sistema che procede effettivamente all’accensione della luce si trovano nello stesso dispositivo, cioè l’interruttore.

Diversamente in un impianto domotico le due funzioni sono separate e vengono portate a termine da due elementi diversi. Il comando viene infatti inviato alla pulsantiera domotica, mentre l’attuatore domotico si occupa dell’effettiva accensione della luce. I due dispositivi sono scollegati l’uno dall’altro, benché si trovino entrambi in un punto specifico del cavo bus e possono essere posizionati in qualsiasi luogo della casa.

Quali impianti si possono domotizzare?

Prima di realizzare un impianto domotico, devi capire quali impianti desideri domotizzare. Potresti infatti decidere di domotizzare uno piuttosto che un altro a seconda delle tue necessità e disponibilità di budget.

Gli impianti che vengono maggiormente domotizzati sono quello elettrico e quello di climatizzazione, che consentono di ottimizzare il consumo di luce, gas ed energia migliorando il comfort abitativo della casa e riducendo significativamente il costo delle bollette.Impianto elettrico domotico

Con un impianto domotico elettrico le luci possono accendersi con comandi vocali o in automatico quando percepiscono la presenza di persone, per poi spegnersi automaticamente se non ravvisano alcuna presenza. Un dettaglio non da poco per chi è sbadato e tende a lasciare spesso le luci accese, una dimenticanza che può costare molti euro in più in bolletta.

Altrettanto utile è la domotizzazione di un impianto di climatizzazione, sia di riscaldamento che di condizionamento. In inverno, ad esempio, quando sei fuori puoi accendere con un semplice clic dallo smartphone il riscaldamento un’oretta prima di rientrare, così da trovare la casa perfettamente riscaldata.

Allo stesso modo in estate, magari quando rientri dalla vacanza e la casa è stata chiusa per 15-20 giorni, puoi attivare l’impianto di condizionamento così da trovare gli ambienti freschi e più vivibili una volta rientrato.

Tra gli impianti maggiormente sottoposti alla domotizzazione ci sono gli allarmi di sicurezza. Puoi impostarli come e quando vuoi, monitorando sia l’esterno che l’interno della casa ogni volta che vuoi accedendo direttamente dal tuo smartphone, tablet o pc.

E ancora ci sono gli impianti telefonici, videocitofonici, audio, video, antincendio, di rilevamento fumi e di irrigazione che possono essere domotizzati in casa. Teoricamente puoi domotizzarli tutti o solo quelli che ritieni più opportuno secondo le tue necessità.

Come realizzare un impianto domotico: cosa serve?

Cosa ci vuole per fare la casa domotica?

Per trasformare una casa tradizionale in una casa domotica devi rivolgerti ad un’azienda professionale del settore che puoi reperire direttamente dalla nostra piattaforma. L’azienda invierà un tecnico specializzato per un sopralluogo che, dopo aver visionato la casa e aver preso nota delle tue richieste, ti prospetterà le modalità di intervento. Se accetti il preventivo si inizierà con i lavori che prevedono:

  • la sostituzione dei cavi esistenti. Il tecnico procederà alla sfilatura dei cavi dalla loro sede per poi sostituirli con il cosiddetto cavo bus, grazie al quale è possibile collegare la centralina che comanda tutti gli elementi smart;
  • la realizzazione delle tracce. In alcuni casi è necessario realizzare anche delle tracce per poter collegare i cavi bus e in tal caso bisogna fare dei lavori di muratura;
  • l’installazione delle componenti smart. Dopo l’installazione di tutti i cavi si procederà al montaggio delle componenti smart in base all’impianto prescelto che saranno collegate alla centralina e l’apposita app;
  • la certificazione dell’impianto. Il tecnico, a lavori ultimati, rilascerà una dichiarazione attestante che tutti i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte e che gli impianti rispettano le normative di legge.

Costo e preventivo

Proprio perché possono essere installate più tipologie di impianti domotici all’interno della casa, è davvero molto complicato indicare un prezzo orientativo.

Per avere maggiori informazioni sul costo finale puoi tranquillamente inviarci la tua richiesta e contatteremo le migliori aziende specializzate operanti nella tua zona e ti invieremo successivamente più preventivi tra i quali scegliere quello che maggiormente ti soddisfa. Leggi più info sul perchè domotizzare casa.

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